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Come costruire un portafoglio diversificato
Consigli pratici per la diversificazione del portafoglio con un elenco degli errori da evitare.
C’è un vecchio proverbio che dice “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”. Il motivo è semplice: essendo le uova piuttosto fragili, se il paniere cade si romperanno tutte. Questo proverbio si adatta perfettamente alla sfera finanziaria e spiega il perché è importante la diversificazione del portafoglio.
In questa guida, apprenderai che cos’è un portafoglio diversificato, come si costruisce e quali vantaggi ha.
In cosa consiste la diversificazione di un portafoglio?
Per portafoglio diversificato si intende l’investire in più tipologie di strumenti finanziari, piuttosto che concentrarsi in un solo tipo.
Ciò significa che, se hai un portafoglio con 10 titoli azionari, questi non dovranno appartenere solo al settore bancario o tecnologico. Viceversa, i titoli dovranno essere scelti accuratamente tra tutti i settori di investimento, per evitare che una crisi in un particolare settore possa mettere a rischio il tuo intero portafoglio.
Questo concetto è fondamentale e riguarda la sicurezza dei tuoi risparmi. La diversificazione di un portafoglio è, prima di tutto, necessaria a ridurre i rischi dell’investimento.
Come si costruisce un portafoglio diversificato
Definire i criteri per la costruzione di un portafoglio diversificato significa mettere in atto strategie atte a ridurre i rischi di investimento. Che, è bene ribadirlo ancora una volta, ci sono sempre.
Comprendere il concetto di rischio degli investimenti è importante, soprattutto perché nessun investitore è uguale all’altro. Ciò significa che la diversificazione del portafoglio andrà adattata alle tue singole esigenze e al tuo livello di rischio.
Quali sono i profili di rischio di un investitore
Generalmente, si distinguono almeno quattro profili di rischio per un investitore.
- Rischio basso. Questo tipo di profilo è destinato a quegli investitori che vogliono limitare le perdite e prediligono investimenti a basso rischio, come l’oro, le obbligazioni e i titoli di Stato.
- Rischio medio. Chi ha un rischio medio, può sopportare perdite più accentuate, pur mantenendo una preferenza per gli investimenti a medio e lungo termine.
- Rischio sopra la media. Riservato ai più esperti, predilige un portafoglio diversificato con investimenti a basso, medio ed alto rischio.
- Rischio elevato. L’investitore con questo profilo di rischio investe in materie prime, criptovalute ed altri strumenti finanziari volatili.
Quali sono i criteri per valutazione il proprio profilo di rischio
Individuare il tuo profilo di rischio è indispensabile per individuare il grado di diversificazione del portafoglio. Si distinguono principalmente due criteri.
Capacità di correre rischi
Quali sono i rischi che sei disposto a correre? Ci sono alcuni fattori che possono fare la differenza. Uno di questi è l’età dell’investitore.
Un investitore più giovane è maggiormente in grado di correre rischi perché ha il tempo dalla sua parte. Inoltre, si suppone che le sue entrate continueranno a crescere nel corso di anni.
Viceversa, un investitore anziano dovrà necessariamente correre meno rischi, in quanto la sua esigenza primaria è quella di conservare il capitale a ridosso dell’età della pensione.
Un altro criterio per misurare la capacità di correre rischi di investimento è il risparmio. Chi ha più capitale può permettersi di prendere più rischi rispetto a chi ne ha meno.
Tolleranza al rischio
La tolleranza al rischio misura la capacità di reazione psicologica generata da eventuali perdite ingenti che possono capitare. Se l’investitore dimostra di essere preoccupato per la situazione degli investimenti, vuol dire che non ha preventivato quelle perdite e non riesce ad accettarle.
Per questo motivo, prima di investire ciascun soggetto dovrebbe valutare quanti soldi è disposto a perdere senza che questo possa influire negativamente sul suo stile di vita e su quello dei suoi familiari. Il rischio, infatti, è che oltre a perdere denaro si perda anche il controllo delle proprie azioni.
3 consigli per la diversificazione del portafoglio
- Distribuisci i tuoi soldi. Assicurati di avere almeno 10 azioni di settori diversi. Gli ETF possono aiutare ad investire in più azioni di più settori.
- Reddito fisso. Metti una parte dei tuoi soldi in strumenti finanziari dal rendimento fisso, tra cui un conto deposito, obbligazioni o persino l’oro.
- Rischia in proporzione al tuo profilo. Una piccola percentuale del tuo portafoglio va destinata all’investimento in materie prime ed anche criptovalute. L’importo da destinare a questo tipo di investimenti dipende dal tuo profilo di rischio.
5 segnali che il tuo portafoglio è diversificato
1. Non sei preoccupato delle performance a breve termine
Se i tuoi soldi sono diversificati in modo adeguato, non dovresti preoccuparti di cosa fa il mercato in un determinato giorno. Se piccole oscillazioni di mercato non ti fanno dormire la notte, questo potrebbe essere un segnale che hai investito troppo denaro in un settore finanziario in particolare.
2. Sei interessato al lungo termine
Gli investitori con portafogli diversificati hanno orizzonti temporali lontani ed investono per creare ricchezza futura. Chi non ha un portafoglio diversificato, invece, investe grandi quantità di denaro per brevi periodi di tempo. Se vuoi investire con l’intenzione di avere un portafoglio diversificato, dovrai preventivare di attendere 20, 30, 40 anni prima di ottenere risultati.
3. Ignori le tendenze e gli eventi esogeni
Gli investitori interessati alla diversificazione del portafoglio non inseguono le azioni sottovalutate con l’intenzione di comprarle e venderle per guadagnare in fretta. Inoltre, non si preoccupano di eventi esogeni come lo scoppio di tensioni geopolitiche o epidemie. Viceversa, i titolari di un portafoglio diversificato hanno una strategia a lungo termine, stabile e ben pianificata.
4. Il tuo denaro viene investito in più asset class tradizionali
Il tuo portafoglio è diversificato e dunque meno rischioso se investi in più classi di investimento. Le seguenti asset class rappresentano le opzioni a tua disposizione. Per ottenere una buona diversificazione del portafoglio, è necessario investire in almeno due o più classi qui elencate:
- Cash.Ciò include depositi a termine, conti di risparmio e valute estere come il dollaro.
- Azioni italiane. Comprare azioni italiane blue chip consente di guadagnare anche dal rendimento dei dividendi.
- Azioni estere. Diversificare significa anche guardare al di là dei propri confini, quindi dotarsi di azioni tedesche, americane e dei mercati ritenuti più forti.
- Proprietà. Puoi anche decidere di comprare appartamenti o locali commerciali ed ottenere una rendita dagli affitti. In alternativa, puoi comprare quote immobiliari investendo in fondi gestiti.
- Materie prime. Tutto ciò che riguarda le risorse naturali come petrolio, rame e carbone più metalli preziosi come oro e argento.
- Obbligazioni. Le obbligazioni sono una forma di prestito negoziabile e possono essere comprate e vendute come le azioni. Chi compra obbligazioni presta denaro a governi o società guadagnando un interesse fisso.
5. Investi in ETF
Un ETF è un tipo di fondo a gestione passiva che viene negoziato sui mercati come le azioni. Il fondo può contenere una serie di asset, come azioni italiane ed estere, obbligazioni, valute estere e materie prime. L’investitore non possiede questi sottostanti, ma detiene invece una porzione dell’intero ETF. Perciò, anche se investi solo in ETF, hai automaticamente un portafoglio diversificato.
Come capire se il tuo portafoglio non è diversificato
Molti investitori sono allettati dall’investire tutti i soldi in uno o due titoli, soprattutto se le loro quotazioni continuano a salire vertiginosamente.
Purtroppo, se il prezzo di uno di questi titoli dovesse crollare, la stessa cosa accadrebbe ai tuoi risparmi. Tra l’altro, spesso la cosa si ripercuote su altri titoli dello stesso settore e finisci per essere impattato anche se non hai azioni di quella società in crisi.
In questi casi, ridurre il rischio è possibile solo attraverso la diversificazione del portafoglio, ovvero distribuendo il denaro in un numero di titoli di settori diversi tra loro.
Per comprendere meglio, fermiamoci al solo mercato della Borsa di Milano. Il FTSE Italia è suddiviso in almeno 8 settori: energia, industria, beni di prima necessità, finanza, salute, servizi, tecnologia, immobiliare.
Pertanto, un investitore che vuole essere sicuro di avere un portafoglio diversificato non dovrà avere necessariamente azioni di tutti i settori, ma meglio se più di 1 o 2.
Per una maggiore diversificazione del portafoglio, poi, è consigliabile scegliere altri tipi di investimento o anche azioni estere. Ciò potrebbe aiutare a compensare nel caso in cui ci fossero problemi nel mercato azionario italiano.
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Conclusioni
La diversificazione del portafoglio protegge il risparmiatore, minimizzando i rischi dovuti all’attività di investimento. A seconda del proprio profilo di rischio, è possibile creare un portafoglio diversificato per ogni tipo di investitore.
Sebbene ciò non protegga completamente il tuo portafoglio dalla volatilità di breve termine, dovresti ottenere risultati nel lungo termine.
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